il rilancio del campo Catalogo del carciofo ORTANO

il rilancio del carciofo ortano
Rappresentazione schematica dei carducci messi a dimora all'interno del campo catalogo di Orte secondo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre repliche

lavorazione del campo catalogo

il campo Catalogo del carciofo ORTANO

CHE COS'È IL CAMPO CATALOGO
Il campo catalogo del “Carciofo Ortano” è un campo sperimentale situato nel comune di Orte (42.47446 N, 12.33293 E) ad una altitudine di circa 130 m s.l. in cui sono stati trapiantati da tre a cinque piante (carducci) di ciascuno dei genotipi rappresentativi del “Carciofo Ortano” raccolti nelle aziende dei diversi produttori della zona, e delle varietà/cloni utilizzati come genotipi di riferimento (Campagnano, Castellammare, C3 e Grato 1). Per la costituzione del campo catalogo è stato utilizzato un disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre repliche e i carducci sono stati messi a dimora su file distanziate di 1,00 m l'una dall'altra con interfila di 2,5 m (Figura 1).
Le funzioni del campo catalogo si possono riassumere in due punti principali:
1. Conservare la variabilità genetica della varietà locale “Carciofo Ortano”.
2. Produrre materiale di propagazione destinato all’eventuale aumento delle superfici di coltivazione.

Rappresentazione schematica dei carducci messi a dimora all'interno del campo catalogo di Orte secondo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre repliche

Figura 1: Rappresentazione schematica dei carducci messi a dimora all'interno del campo catalogo di Orte secondo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati con tre repliche

Il “Carciofo Ortano”

Il “Carciofo Ortano” è una varietà locale del Lazio, appartenente alla tipologia “Romanesco” (di cui fanno parte anche le varietà locali di Castellammare, Campagnano ed i relativi cloni che sono inseriti nella piattaforma varietale per la produzione del “CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP”) che si è diversificata nel tempo nel territorio circoscritto al Comune di Orte. È a produzione primaverile con infiorescenze, o capolini, sferiche e globose, prive di spine.
Questa varietà locale risulta essere ad alto rischio di erosione genetica sia per l’avanzare dell’età dei detentori, sia per la ridotta superficie occupata dalle carciofaie, per lo più inserite in orti locali o piccole aziende familiari.

Analisi della struttura genetica del “Carciofo Ortano”

Le analisi genetiche sul materiale presente all’interno del campo catalogo hanno permesso di identificare chiaramente che nell’ambito della varietà locale “Carciofo Ortano” si possono distinguere due gruppi genetici principali, uno che risulta più vicino da un punto di vista genetico alle varietà locali Campagnano e Castellammare e ai cloni da esse derivati che costituiscono la base varietale per la coltivazione del CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP (Orte 1), l’altro alla varietà locale Montelupone coltivata nel comprensorio dell’omonimo comune in provincia di Macerata (Orte 2). Questi risultati sono stati confermati anche dalle analisi morfologiche che hanno indicato la presenza di due distinte popolazioni nella varietà locale “Carciofo Ortano” (Figura 2), che a loro volta si distinguono fenotipicamente dalle quattro varietà/cloni che costituiscono la base varietale del CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP (Campagnano, Castellammare, C3 e Grato 1).

Figura 2. Capolini dei genotipi rappresentativi delle due popolazioni (Orte 1 e Orte 2) della varietà locale “Carciofo Ortano”. Capolini primari e secondari delle piante in campo (A), capolini principali visti dall'alto (B), e loro sezione longitudinale (C).

Figura 2. Capolini dei genotipi rappresentativi delle due popolazioni (Orte 1 e Orte 2) della varietà locale “Carciofo Ortano”. Capolini primari e secondari delle piante in campo (A), capolini principali visti dall'alto (B), e loro sezione longitudinale (C).

Composizione del campo catalogo

Ad oggi il campo catalogo si compone di 219 piante di cui:
63 “Carciofo Ortano” tipologia Orte 1;
55 “Carciofo Ortano” tipologia Orte 2;
15 Grato 1;
15 Castellammare;
13 Campagnano;
13 C3;
36 “Carciofo di Cupello”;
9 Montelupone.
La composizione percentuale del campo catalogo si può quindi riassumere come segue: per il 28,77% è costituito da piante appartenenti al “Carciofo Ortano” tipologia Orte 1, mentre per il 25,11 dalla tipologia Orte 2. Per quanto riguarda, invece le varietà di riferimento, le varietà locali Campagnano e Castellammare e i cloni da esse derivati che costituiscono la base varietale per la coltivazione del CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP rappresentano il 25,57%, il “Carciofo di Cupello” rappresenta il 16,44%, ed infine la varietà locale Montelupone costituisce il campo catalogo per il 4,11%.
Negli anni, il campo catalogo è stato incrementato come di seguito:
- 2019  Impianto originario (schema a blocchi randomizzati con tre repliche) 165 carducci che hanno permesso di ottenere 129 piante (% attecchimento del 78%): 65 carducci Orte 1 (50 piante sopravvissute); 45 carducci Orte 2 (35 piante sopravvissute); 55 carducci genotipi di riferimento (piante sopravvissute 12 Grato 1, 12 Castellammare; 10 Campagnano; 10 C3).
- 2020  Piante ottenute dal trapianto di carducci fuori schema a blocchi randomizzati: 12 di cui 5 Orte 1 e 7 Orte 2.
- 2021  Piante ottenute dal reimpianto carducci (totale 33): 8 Orte 1; 13 Orte 2; 3 Grato 1; 3 Castellammare; 3 Campagnano; 3 C3.
- 2022  Trapianto di 36 carducci prelevati da18 piante (2 carducci x pianta) di 6 aziende (3 piante x azienda) che coltivano il “Carciofo di Cupello” e di 9 carducci prelevati da 3 piante della varietà locale Montelupone.

Programma di sviluppo ed ampliamento del campo catalogo

In relazione ad una delle due funzioni principali del campo catalogo ed in particolare alla produzione di materiale al fine di rafforzare la diffusione di questa coltura nel territorio locale, nel mese di novembre 2023, in occasione della scardocciatura (ovvero la tecnica che permette la propagazione vegetativa del materiale attraverso il prelievo dei carducci che vengono reimpiantati), è previsto un incremento di 120-150 piante di “Carciofo Ortano” dei genotipi rappresentativi delle due tipologie Orte 1 e Orte 2 selezionati sulla base dei loro caratteri morfologici al fine ulteriore di soddisfare le richieste del mercato.

Differenze tra Orte 1 e Orte 2
NB: I genotipi Orte 1 > più vicini da un punto di vista genetico al Romanesco del Lazio IGP
I genotipi Orte 2 > più vicini da un punto di vista genetico alla varietà locale Montelupone

- I genotipi Orte 1 hanno mostrato caratteristiche agronomiche/morfologiche superiori rispetto ai genotipi Orte 2: vigore (altezza della pianta); 2) produzione (peso dei capolini); 3) precocità di maturazione.
- I genotipi Orte 1, con un minor contenuto sia di polifenoli che di inulina e un maggior contenuto di Ca, potrebbero essere più adatti alla trasformazione industriale, grazie alla loro minore attitudine ai fenomeni di imbrunimento e di precipitazione di polissaccaridi solubili durante le operazioni di lavorazione e di conservazione a freddo.
- I genotipi Orte 2 per il loro maggiore contenuto di polifenoli, inulina e fibra, sembrano essere più adatti al consumo fresco.


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